Pantografo per legno CNC: Cos’è? Come si usa e come si programma?

Ciao Fresatore, in questo articolo parleremo di cos’è, come si usa e come si programma un pantografo per legno CNC.

Partiamo con la teoria e poi successivamente aggiungeremo parti più pratiche.

Cosa vuol dire Pantografo CNC per legno?

Incominciamo con la definizione del termine CNC, che è l’acronimo di “Computer Numerical Control”. Tradotto in italiano significa “controllo numerico computerizzato”. È un sistema che al giorno d’oggi viene utilizzato in quasi tutte le macchine utensili come ad esempio il tornio, per coordinare e controllare perfettamente i movimenti dell’utensile da taglio montato sulla macchina.

Riferendoci al settore della fresatura, quando parliamo di CNC intendiamo un pantografo a controllo numerico, quella macchina cioè che alloggia le frese ed esegue autonomamente la lavorazione del pezzo, in base alle istruzioni che l’operatore ha “inserito” nel software della macchina stessa.

pantografo per legno
Pantografo CNC professionale compatto ORANGO

Ti ricordo che l’altro tipo di pantografo è quello manuale, anche chiamato fresatrice verticale, che viene movimentato dall’operatore sul pezzo da fresare oppure viene fissato al banco fresa e si movimenta il pezzo verso di esso.

Come è fatto un pantografo CNC per legno?

Con riferimento ai pantografi CNC, i componenti principali sono:

  • Il mandrino, che alloggia la fresa e la mette in rotazione, trasferendole la potenza necessaria ad asportare il truciolo dal pezzo in lavorazione.
  • La struttura, che sostiene tutti i componenti e determina lo spazio di lavoro del pantografo.
  • La trasmissione, che consente gli spostamenti del mandrino nelle direzioni dello spazio di lavoro (assi X, Y, Z).
  • L’elettronica, che consente a tutti i componenti alimentati ad energia elettrica di funzionare al meglio.
  • Il software di gestione, per consentire al pantografo di interfacciarsi con i programmi CAD/CAM necessari a progettare e organizzare il lavoro di fresatura.
  • Gli accessori, come l’impianto di aspirazione truciolo, la cabina insonorizzata e tanti altri, per adattare il pantografo alle tue specifiche esigenze lavorative.
pantografi per legno
In evidenza il sistema di trasmissione del CNC ORANGO per lo spostamento laterale del mandrino

Come capire quale Pantografo CNC scegliere

In commercio esistono numerosissimi modelli di pantografo CNC, con una notevole varietà di prestazioni e dimensioni.

Di conseguenza, prima di indirizzarsi verso un certo fornitore o modello, risulta molto utile saper valutare le caratteristiche principali del pantografo CNC, che elencherò di seguito in ordine non di importanza.

1. La potenza del mandrino

Valori elevati di potenza ti consentono di lavorare con frese più grandi e passate più profonde. Anche se fresi per hobby, ti consiglio una potenza di almeno 1000 watt ed una misura del mandrino “ER20” che ti consentirà di montare frese con codolo fino a 13mm di diametro.

Ricordato comunque che normalmente l’impianto elettrico di casa ha una potenza massima di 3kW e se ci colleghi anche il CNC dovrai fare attenzione a non eccedere il valore, altrimenti scatterà continuamente il contatore e potresti danneggiare il pezzo e l’attrezzatura.

2. La regolazione del numero di giri al minuto

È fondamentale che la fresa possa ruotare fra i 12 mila ed i 24 mila giri al minuto in base al diametro.

Devi avere la possibilità di variare il valore della velocità di rotazione con intervalli di massimo 2 mila giri/min ciascuno (quindi 12, 14, 16, 18, 20, 22, 24 mila).

3. La velocità di avanzamento massima

È la velocità che può raggiungere la fresa mentre si sposta sul piano di lavoro (assi X,Y), molto importante per sfruttare al meglio le frese ed ottimizzare i tempi di lavoro.

Se ad esempio lavori con frese elicoidali di diametro superiore ai 6mm, ti consiglio di scegliere un pantografo CNC che raggiunga almeno i 5 metri al minuto.

Se hai una falegnameria ed esegui lavorazioni del tipo NESTING, allora potresti aver bisogno di un pantografo CNC che raggiunge i 15-20 metri al minuto.

4. La dimensione dello spazio di lavoro

Va scelta in base alle dimensioni dei pezzi da fresare.

Per quanto riguarda la misura del piano di lavoro (assi X,Y) dei pantografi CNC professionali si parte da qualche decimetro quadrato, esempio 30×40 cm, ai metri quadrati dei pantografi industriali.

Per quanto riguarda il movimento della fresa lungo l’asse verticale Z, si parte da qualche cm (5-7) per arrivare a decimetri (2-4…quindi 20-40 cm).

5. La rigidezza della struttura

Più la struttura del CNC sarà rigida e maggiore sarà la sua stabilità, una caratteristica fondamentale per ridurre quelle vibrazioni che peggioreranno il livello di finitura.

Se infatti disponi di frese professionali, quindi rigide e precise, ma le monti su un pantografo poco stabile, otterrai sicuramente delle fresate scadenti e cioè dall’aspetto rugoso e bruciacchiato.

6. La qualità dell’assemblaggio

Componenti meccaniche di qualità, assemblate con cura, garantiscono ulteriore stabilità e precisione durante la fresata, nei limiti delle prestazioni della fresa.

Componenti elettroniche di qualità invece garantiscono un miglior controllo delle parti in movimenti e di conseguenza un risultato migliore del lavoro, nonché la riduzione di potenziali pericoli per l’operatore.

È fortemente raccomandato lavorare con macchine munite di certificazione in accordo alla direttiva macchine 2006/42 /CE e alla direttiva bassa tensione 2014/35/CE, per una maggiore sicurezza durante il lavoro.

Un esempio di pantografo CNC professionale ma di dimensioni contenute è ORANGO, che noi di Fraiser abbiamo sviluppato in collaborazione con LabMec, abile costruttore italiano di pantografi, per soddisfare le esigenze dei piccoli artigiani e degli hobbisti digitali evoluti.

Nonostante le dimensioni compatte, Orango ha la struttura in acciaio al carbonio che garantisce un’elevatissima stabilità ed il piano di lavoro in alluminio, consentendoti di fresare con estrema precisione il legno ma anche l’alluminio, il Corian, il HPL e le plastiche dure.

pantografo falegnameria
Trovi maggiori informazioni su ORANGO nel megastore fraisertools.com cliccando qui

Come funziona un pantografo CNC?

Conclusioni

Direi che per oggi abbiamo messo molta carne sul fuoco e per evitare di fare indigestione ci fermiamo qui.

Ci sarebbero altre valutazioni da fare che riguardano ad esempio il numero di assi di lavoro del CNC, il tipo di finecorsa ecc. ma quello che hai imparato in questo articolo ti pone già al di sopra della stragrande maggioranza di rivenditori o dei sedicenti esperti di YouTube.

Sappi infine che se sei un fresatore particolarmente esigente ed ambizioso, che desidera sapere tutto sui pantografi CNC e soprattutto sulla fresatura con CNC, allora faresti bene ad accedere all’esclusivo video corso “Da Zero a Fresatore CNC”, disponibile per un numero limitato di privilegiati!

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